Se alla produzione e alla coltivazione del chicco non si dedicano le giuste attenzione, non potrà mai essere un ottimo prodotto. La fretta è il male del nostro tempo. Anche nella produzione del caffè.
Il tempo è il segreto per il miglior aroma di caffè abbiamo titolato e vi spieghiamo velocemente perché è così. Sia chiaro, non è solo un nostro pensiero, ma è proprio la realtà dei fatti.
L’aroma per costruirsi ha bisogno di una serie di passaggi di crescita del chicco che sono necessari.
Partiamo dalla raccolta nei paesi di produzione. Se questa avviene in maniera meccanizzata e non manuale, la macchina non potrà mai riconoscere un baccello maturo da uno ancora, anche se solo in parte, acerbo.
Ma andiamo avanti. Dopo la raccolta, c’è l’essiccazione. Più presto il baccello si secca più presto si può estrarre il chicco, più presto va in produzione. Se non usano il metodo di estrarre prima il chicco e far essiccare quello direttamente. Se o il baccello o il chicco non si seccano nei tempi giusti, ma accelerati, il loro aroma non sarà granchè formato.
Dopo l’essiccatura può o meno esserci la lavatura. Per far avere al chicco meno impurità, meno pellicola attorno al suo volume che altrimenti, in tostatura, e frantumata, sarebbe molto presente a fine produzione.
Ma fortunatamente lavato o non lavato, il chicco conserva sempre il suo aroma che si sta componendo. Lavato, nel caso, deve solo essere asciugato, essiccato una seconda volta.
Si passa poi alla fase della tostatura. A seconda del tempo di tostatura il chicco avrà un aroma.
Se poco tostato, si avrà un chicco ancora chiaro e non completamente composto a livello di aroma. Con la giusta tostatura invece, il chicco raggiungerà il meglio che può esprimere.
A questo aggiungiamo, e questa è una nostra convinta opinione, che anche il metodo di tostatura influisce sull’aroma. Tostato a legna, con solo alcuni tipi di legna, e legna tagliata ad ascia, per noi, il caffè è tutta un’altra cosa. Rispetto alla tostatura a gas, è nostra convinzione, aroma, cremosità e gusto sono nettamente superiori.
Finita la tostatura, il chicco, dovrebbe come si dice nell’ambiente “riposare” e cioè lasciato alcuni giorni a raffreddarsi e ritemprarsi.
Se poi dovesse essere passato in polvere, anche imbustato, la confezione non dovrebbe essere subito chiusa e sigillato sotto pressione. La polvere dovrebbe adagiarsi da sola nella confezione e poi essere chiusa.
Ma per fare questo occorre tempo. E a livello industriale questo è difficile che accade. Noi, invece, che ci riteniamo artigiani del caffè, usiamo tutte queste accortenze. Per arrivare ad offrire al cliente sempre il massimo della qualità.
Se vi ha fatto piacere leggere quest’articolo su Il tempo è il segreto per il miglior aroma di caffè, potreste leggere quest’altro articolo su quale noi siamo certi sia il miglior metodo di tostatura del caffè.
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