Ve lo scriviamo subito qui nel sommarietto. Con la moka o con la macchinetta napoletana, non si può. Funzionano a caduta o per ebollizione e non hanno pressione sufficiente.
Come fare il caffè con la cremina perfetta allora potreste già aver intuito che per forza dovete usare una macchina per cialde o addirittura quelle da bar, da espresso.
Infatti uno degli elementi principali per ottenere quella gustosissima schiumetta cremosa che talvolta resta appiccata al bordo labbra dopo aver bevuta dalla tazzina, è la pressione di erogazione del caffè.
La pressione ottimale dovrebbe superare i 9 atmosfere, e questa pressione è presente solo nelle macchinette casalinghe a cialde, con circa 15 atmosfere, oppure nelle professionali da espresso nei bar dove si va oltre anche i 15 atmosfere.
Pensate che la moka supera di 1 bar di pressione, mentre invece, la caffettiera napoletana, quella che dovete capovolgere quando l’acqua bolle per ottenere il caffè, addirittura funziona solo per caduta.
Dopo la pressione di erogazione fondamentale è anche quanto la macchina sia già calda. E soprattutto quanto l’erogatore sia caldo. Da dove esce il caffè praticamente. Quindi quando accendete la macchina, attendete con calma che vi dia il segnale verde per la preparazione del caffè. Sarà arrivata a temperatura.
A questo punto, fate scendere n po’ di acqua calda dall’erogatore. Si riscalderà e si pulirà da qualche residuo del caffè precedente. Questo un altro dettaglio importante per la vostra schiumetta cremina.
Ai tecnici super tecnici della preparazione del caffè, segnaliamo che secondo noi anche la temperatura della tazzina è importante. Come anche la sua forma. Porcellano o vetro, devono essere caldi e possibilmente di forma conica o tronca.
Ma questa della forma forse per tanti è una esagerazione.
Andiamo avanti e velocemente. Altro dettaglio per la cremina da oscar è la composizione della miscela del caffè che state usando. Più robusta c’è, meglio è per la crema. Ma attenti, troppa robusta però, denatura il caffè. Noi per esempio, ci teniamo giusto nel centro. Usiamo 50% arabica e 50% robusta, e dalle nostre cialde pare esca cioccolata con queste proporzioni.
L’ultima dritta è per lo zucchero. Mettetelo prima dell’erogazione. Già in tazzina. E con questa ultima perla di saggezza caffettiera, chiudiamo quest’articolo.
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